martedì 18 gennaio 2011

Sai che...Sai gon

e dopo la lunga pausa natalizia e il suo doveroso prolungamento dovuto ai diversi spostamenti nel sud est asiatico (...vita durissima!) rieccomi qui, a raccontarvi le ultime vicende in terra vietnamita. Dovrò comunque fare una deviazione di percorso e dedicare prossimamente qualche post agli amici di sempre, indimenticabili e autenticamente italiani che hanno colorato le mie vacanze natalizie in patria!

riprendo il filo del discorso...
e quindi weekend nella vecchia Saigon, oggi Ho Chi Minh sulle cartine geografiche e sulle guide turistiche...un tuffo di 2000 chilometri per noi che partivamo da Hanoi e un tuffo nel passato perchè ancora si respira la storia che ha segnato quelle strade e quella gente. 
Una città che mescola in maniera equilibrata presente e passato, modernità e tradizione e accontenta le esigenze di tutti, dal backpacker (che ha l'imbarazzo della scelta tra ostelli e "posticini" per un buon pho bo) all'insaziabile turista, amante delle comodità e dei ristoranti sullo stile Pizza Hut! 
certo...raccontarvi due lunghe giornate di svago e divertimento potrebbe risultare noioso...preferisco citare perciò solo alcune pillole:
  • aggressione in pieno centro: domenica mattina...tranquilla passeggiata sotto il sole disturbata dalle urla di una ragazza. pochi secondi dopo, gli sbraiti si materializzano...appare lei...vietnamita appariscente, capello lungo appena "sfornato" dal parrucchiere, shorts che scoprono la gamba insolitamente chilometrica, tacco 10 e braccia fluttuanti in aria. ma con chi ce l'ha? con lui...vietnamita alla puff daddy..camicia viola aperta fino al 5° bottone, catenaccio al collo, occhiale da sole e cappellino di Gucci (sicuramente tra gli items originalissimi che si vendono in vietnam!). ci scorrono sotto agli occhi senza nemmeno avere il tempo di realizzare. Corre lui e corre lei, decisa a tutto pur di avere, giustamente, la propria borsetta. E tra lo sbraitare di lei - fermamente intenzionata a bloccarlo - e la corsa della disperazione di lui - che più che disperato pare un ladro forgiato male visto che corre ad una velocità indefinitamente collocabile tra l'uno e i 2 all'ora - si forma una nuvola di curiosi, noi compresi che sembra aspettare il lieto fine. ed eccoci accontentati. lei lo blocca e, nel mentre, un uomo della sicurezza di "nonosoche" con un manganello più lungo di lui aveva già scaraventato per terra lo scooter per andare a salvare la situazione. che sollievo..ora ci sono pure le forze dell'ordine..che a momenti si fanno scappare il "ladro di campagna", già in sella all'amico accorso in aiuto! uno sketch da Benny Hill! non abbiamo ben capito se fosse davvero un furto/aggressione o se i due si conoscessero e il tutto fosse il risultato di una lite. comunque sia, la scena si conclude così...entrambi vengono portati via dalla polizia! ma come? rispettivamente a bordo dello scooter di due agenti!
  • Ben Thanh Market. come non andarci? Saigon in realtà non vanta, a mio avviso, di molti siti da visitare, ma senza dubbio il mercato, come ogni mercato che sia, ha tanto da raccontare. e qui si trova di tutto, dalla stoffa ai gamberetti secchi, dal souvenir al Rolex, dal puzzolente durian all'ultimo film uscito sugli schermi. un grand bazaar! Poco a che vedere con il Dong Xuan Market hanoiano, ben più caotico e disordinato..la qualità e la tipologia di merci al Ben Thanh sembra migliore..così a prima vista e si riesce a girare con un po' più di respiro. Ci dirigiamo verso le bancarelle del pesce per indovinare quali strane creature ci siano in vendita! ma eccolo...lui...impavido...equilibrista...correre tra le baccinelle di carpe, gamberi e calamari: un bel topolone patentato! per un attimo avevamo dimenticato di essere in Vietnam! per fortuna però c'è sempre qualcuno o qualcosa che ci fa subito rinsavire!
  • War Remnants Museum. beh..assolutamente doveroso entrarci. e se non ne avete voglia, sforzatevi! per me è stata assolutamente un'ora di pelle d'oca. Immagini, residuati bellici, mezzi corazzati, vittime di guerra, una ghigliottina francese e le tiger cages. qui si può toccare con mano quello che è stata la guerra del vietnam e tutte le atrocità che si sono sviluppate intorno ad essa. qualunque sia l'opinione che ognuno di noi possa avere sul conflitto che è stato, è quasi impossibile non rimanere impressionati dalle fotografie dei bambini mutilati dai bambardamenti o nati deformi per l'impiego dei defoglianti da parte dei marines americani. Non avrete voglia di fare troppe foto a quello che è già stato ampliamente documentato...perchè basterà pensarci un attimo e le immagini vi riappariranno immediatamente...ahimè...purtroppo!
    ho quasi però l'impressione di essermi dilungata troppo. Non mi preoccupo tanto di chi sta leggendo ma di me stessa semplicemente. Non so se nei prossimi post riuscirò a tenere lo stesso passo! Perciò...buona visone...un po' di foto per documentarvi che non sono una raccontapalle!
    Foto 1: Ho Chi Minh panoramic view
     
    Foto 2: ..si accettano scommesse sulla lunghezza del palo trasportato...cose da Viet Nam!

    Foto 3: Ben Thanh Market, riposo pomeridiano

    Foto 4: le "vie" del Ben Thanh Market

    Foto 5: gamberetti secchi come se piovessero.

    Foto 6: War remnants museum. uno dei tanti tank americani

    Foto 7: una delle celle in cui venivano rinchiusi i prigionieri

    Foto 8: Tiger cage. Precisamente 1,80 mt x o,75 mt x 0,40 mt per "ospitare" fino a tre uomini nudi, su un letto di semi di soia...

    Foto 9: entrata del Museo

    Foto 10: al semaforo è in partenza un numero indefinito di macchine, taxi, scooter, cyclo, biciclette...chi vincerà?

    Foto 11: un colorato ambulante

    Foto 12: immancabile sposa con truccatrice e fotografi al seguito in preparazione del book matrimoniale. Sotto l'abito suntuoso e impreziosito da perline e brillantini...un bel paio di ciabatte infradito da uomo con para di gomma!!!!

    Foto 13: Palazzo dell'Indipendenza

    Foto 14: i Viet amano dormire. Ovunque!
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