venerdì 4 settembre 2015

Una lettera d'amore. Em yeu Han.


Ogni volta la stessa sensazione, quando arrivo e quando riparto. Guardo giù dal finestrino, ti osservo e penso che in fondo un po' ti appartengo. Niente effetti speciali, semplicemente la magia dei viali, dei tuoi cappelli a cono, dei cigni a pedali, della birra fresca, del caphé, del grande lago, dei fiori sulle biciclette, della proverbiale disorganizzazione, del nr 18 Tay Ho, delle tante persone che ho incontrato, incontro e ritrovo. Conservi intatti tutti i miei ricordi e questo è il regalo più grande. Hanoi 2015.

Chúc Mừng 02/09. 

giovedì 1 dicembre 2011

Colorful Sapa



...se mai mi chiedessero di associare un colore a Sapa, non potrei che dire il verde...
Una volta arrivati alla stazione di Lao Cai le soluzioni sono diverse...prendere un bus, uno xe om, un transfer privato, incamminarsi a piedi...il riusltato cmq non cambia..tutti vi porteranno a Sapa, quel posto in cui con l'immaginazione magari ci siete già stati...difficile decidere di venire in Vietnam senza aver visto almeno una foto delle coloratissime H'mong girls, una delle tante tribù di montagna, che facilmente incontrerete sul vostro tragitto...già..perchè se non le vedete voi, non preoccupatevi..saranno loro a trovare voi! Direi che Sapa forse 20 anni fa poteva essere un paradiso per gli eremiti...ora un po' meno..quando siamo arrivati con il nostro minvan i vetri si sono subito appannati...e non per la nebbia o per qualche altro fattore metereologico...ma perchè l'auto è subito stata accerchiata da una moltitudine di donne, donnine, fanciulle, bambini spiaccicati ai finestrini...a mostrarci denti e ugole! Suoni ovattati che sono divenuti chiarissimi non appena la portiera ha fatto cenno di muoversi... Assaliti come le star senza alcun motivo se non per avere qualche misero dollaro in cambio. e da questo momento in poi, nella nostra testa è risuonata per due giorni interi la canzone, o meglio definirla cantilena, che non ho il piacere di poter cantare ma che riporto di seguito...magari abili mani su un pianoforte possono farla diventare famosa.,..
"Buy from me..only one dollar...buy from me...if you take a picture you can buy from me...buy from me..".  
Buffo all'inizio ma oserei dire stordimento alla fine! Questa però è la sola nota stonata perchè il paesaggio e il posto in sè meritano voti alti...non si può non restare catturati da queste distese di verde, soffici e morbide che ricoprono i monti "panettone" di sapa. Scenario affascinante che deve sicuramente dar merito anche alla gente che lo popola... diversamente infatti da quanto si vede in città, sia Hanoi o Ho Chi minh ma anche città più piccole, qui la gente è diversa...e lo percepisci all'istante...sorrisi coraggiosi e gratuiti (strano a dirsi...perchè ti venderebbero anche il respiro!) e caratteristici vestiti che profumano di tradizione e storia. Tutti qui indossano gli indumenti della propria tribù o etnia: a Sapa si vedono soprattutto H'mong neri e Red Tzao, i primi con vestiti dalle stoffe scure, orecchini e oggetti di metallo e i secondi riconoscibili per il "turbante" rosso che portano sulla testa e per il taglio di capelli inconfondibile..rasatura a zero!

Foto 1: H'mong girl
Foto 2: Red Tzao





Hanno sempre qualcosa in spalla...solitamente i bellissimi cesti di vimini che contengono souvenir, riso, cibo oppure semplicemente qualche bambino sapientemente fasciato e legato che sbuca fuori con il faccino tondo e la testa spelacchiata...oserei dire che il numero di bambini supera la quantità di kg di riso che si raccolgono su queste montagne...saltano fuori come funghi da ogni dove e riescono quasi sempre a corromperti. La cosa se da una parte ti intenerisce dall'altra ti fa pensare e intristisce...Si sa che i bambini hanno un appeal diverso sui turisti e sulle persone in generale perciò soprattutto in queste zone frequentate praticamente 12 mesi all'anno da stranieri, vengono messi in prima linea per venderti qualsiasi cosa. Il giorno in cui siamo arrivati siamo partiti quasi subito per un trekking tra le distese di riso, visitando i vari villaggi Lao Chai, Ta Van e Giang Ta Chai e per ben 4 ore siamo stati seguiti silenziosamente da due ragazzine che ci hanno accompagnato per tutta la camminata...Non una parola ma solo sorrisi e una costanza nel seguirci che definirei ammirevole. Instancabili Heidi asiatiche con le loro inconfondibili ciabatte da trekking (cit. Elena Stefani) e con mani energiche a sostenerci nei nostri passi titubanti. Ma ecco che, il silenzio durato ore si infrange non appena la nostra "corsa" si conclude. Da qui...mani da tutte le parti  e la cantilena a prova di nervi...Qui bisogna cedere e comprare una delle tante cose tutte uguali che si trovano a Sapa...borsette e bustine ricamate, tessuti colorati, sciarpine, orecchini..ma bisogna dire che queste piccole donne hanno una carica, un'energia e una simpatia che va gratificata. Portano kili e kili sulla schiena, fanno kilometri su kilometri ogni giorno eppure hanno sempre il sorriso stampato sulle labbra e una prontezza di battuta e risposta che ti strappa sempre qualche risata!
Un posto non magico...o per lo meno secondo me non più, ma che merita una sosta e una vacanza...anche per chi ama camminare. Se si raggiungono villaggi più sperduti infatti, la gente che ci abita è sicuramente meno pressante che a Sapa e avrete il tempo per godervi il paesaggio on la dovuta pace e tranquillità che lo stesso posto trasmette...

Foto 3: può restare senza commento...

Foto 4: turisti e tradizione locale

Foto 5: la porta e il riso

Foto 6: colorful Sapa

Foto 7: qui siamo in una delle tante casette di legno sulla cima di qualche collina dove il tempo sembra correre lento e silenzioso. Chi si ferma per posare il pesante carico, chi insegna alla propria figlia a ricamare, chi guarda e aspetta gli avventori!

Foto 8: soprannominati "Hello Bon Bon"..non sapevano dire altro!

Foto 9: Socializzazione forzata e...

Foto 10: ...isolamento voluto

Qualche suggerimento di viaggio

MEZZI DI TRASPORTO Bus (ma la vedo piuttosto lunga) o treno. Si parte di notte dalla stazione di Hanoi e si arriva al mattino molto prestpo. Ci si gode la giornata intera, si pernotta in uno dei tanti hotel del centro e il giorno dopo si riparte di sera, per arrivare il mattino seguente ad Hanoi. Quest'opzione prevede 3 notti e 4 giorni (di cui due sul treno). Esite anche la possibilità di fare due notti in Sapa e due notti in treno. Fattibile se si prevede di vedere il mercato di Bac Ha che impegna una giornata intera e che si tiene solo la domenica.
Possibile raggiungere Sapa anche in moto (affittando una vecchia Minsk da Hanoi o coraggiosamente anche con uno scooter. auguri al vostro culo!)
Le compagnie di treni sono diverse..tra le migliori : Victoria train (il più costoso), Livitrans, Fanxipan, Royal Express Train.

Foto 11: camerata donne...in treno.


ITINERARIO veniteci se avete intenzione di farvi un po' di trekking o comunque qualche ora di camminata /passeggiata. Ci ono numerosi villaggi da visitare  e per entrarci è neccessario fare un "check in" che costa in genere 30 mila VND. Ta Van Village, Lai Chau, Giang Ta Chai, Cat Cat...Quest'ultimo si trova proprio sotto Sapa...bello camminarci in andata e farsi il ritorno con uno xe om...per risparmiarsi i 3 km in salita...
A sapa trovate il mercato ogni giorno della settimana ma vale la pena magari di vedere quello di Bac Ha (domenica) , Can Cau (sabato), Coc Ly (martedì) 
Foto 12: H'mong girls. Foto di Martin Bullard

HOTEL c'è solo l'imbarazzo della scelta...dai più economici da 7-8 dollari a camera per notte con wifi e acqua calda, ai più costosi come Victoria Sapa (ma sicuramente standard elevati)
Suggestions: Boutique Sapa Hotel, Chapa Garden, Sapa Rooms

TEMPO la temperatura è sicuramente più mite che in città. Ad agosto quando ci sono stata faceva comunque caldo ma meno umido e meno afoso che ad Hanoi. in estate le distese di verde sono mozzafiato e a settembre/ottobre invece, quando è tempo del raccolto (l'unico dell'anno) le montagne si colorano di giallo. sono nforse i periodi migliori per venirci. D'inverno fa piuttosto freddo e magari sono da evitare dicembre e gennaio.

Foto 13: se si è in buona compagnia, oltre a vivere una bella esperienza si riesce anche a ricordarla!








giovedì 17 novembre 2011

Pomeriggi in periferia_seconda puntata (Yen Duc Village)

...dire che Yen Duc è nei dintorni di Hanoi è forse improprio ma per comodità e per non dover spiegare nel dettaglio che invece si trova a un'ora da Halong Bay, lo voglio considerare un sito a portata di città...
eccovi una mappa giusto per poterlo identificare facilmente anche su una cartina.

comoda sosta tornando o andando ad Halong...se vi dovesse capitare di andarci. uno di quei posti che ancora non è stato "mangiato" dal turismo di massa dove potete osservare come scorre la vita in periferia, fatta di lavoro nei campi di riso e condivisione. basta solo osservare quando ti guardano mentre passi per capire che di turisti ne vedono forse una manciata al mese!

il tour è iniziato prima con un piccolo show di musica tradizionale in cui gli uomini suonavano e le donne ballavano...cose d'altri tempi,, da film.. per poi visitare una piccola pagoda e infine una passeggiata tra bufali, casette  basse e riso...che non manca mai! Per ricompensare tanta fatica (...) succulenta cena sotto un porticato di bambù e a base di piatti tipicamente locali. é stato il giorno della mia iniziazione alle orecchie di maiale!

ecco quindi...se il racconto non vi avesse convinto...per lo meno fatelo per i polmoni e scappate un pomeriggio da hanoi!

Foto 1: dicesi "usi e costumi"

Foto 2: Le ugole d'oro

Foto 3: come dire...un dejà vu, qui in Vietnam!

Foto 4: ...si raccoglie. meravigliosi e inconforndibili ciuffi di riso.
Foto 6: 3 orizzontale: PANORAMA


Foto 7: qui sono possibili anche alcune attività per i clienti..tipo pesca, coltura. Ocio ai milioni di zanzare!!

Foto 8: la nostra guida locale

Foto 9: intrusione

Foto 10: il gioco delle sedie! ;)

Foto 12: Trova le differenze!

Foto 13: antica porta d'accesso al paese



Foto 14: c'è chi ha del buon tempo, giustamente..

Foto 15: Lien oi!

Foto 16: sapone liquido..

Foto 16: il ristorante

Foto 17: antica macchina per il riso

Foto 18: qui i bambini intonano l'inno nazionale del Vietnam!

mercoledì 3 agosto 2011

Trasporti eccezionali


...mi ricollego almio articolo uscito su Anna o A, come dir si voglia, perchè non possono passare inosservati i carichi di roba che questo esile popolo porta sulle spalle o su veicoli a due ruote...bici o motocicletta che sia. devo dire che anche dopo 9 lunghi mesi non ci ho ancora proprio fatto l'abitudine e ogni volta che vedo qualcosa di nuovo non posso non fermarmi a fotografare...sono scene destinate a scomparire e che dall'altra parte del mondo forse non vedremo mai.
carichi di uova (migliaia di uova...), fiori, bottiglie, frigoriferi, pali della luce, blocchi di carbone, pesci rossi, famiglie intere...e spazio all'immaginazione. ora pensate a qualcosa di straordinarimente assurdo: sicuramente qui può succedere e sicuramente i viet potrebbero caricarlo sulla moto! potrei metterci la mano sul fuoco..
e si sa..che quando si va con gli zoppi si impara a zoppicare..perciò, prima di finire dall'altra parte dell'obiettivo fotografico, voglio farvi vedere quello che sono riuscita a fotografare io, con la sorpresa degna di una turista e con la rassegnazione di chi, abitando qui, comincia a farne l'abitudine...
Foto 1: IKEA a casa tua!

Foto 2: 2 metri di palo in mezzo al traffico. carichi ordinari...

Foto 3: provviste di legname. si sa mai faccia freddo qui...

Foto 4: ...pollastre del Vietnam!

Foto 5: comodo rifornimento di palloncini

Foto 6: pare in difficoltà ma ce la farà!

Foto 7: acquario on board!

Foto 8: voto 10!!anche per la scelta del background!

Foto 9: altra coraggiosissima...

Foto 10: non si butta via nulla!

Foto 11:  questa non è una foto. è un indovinello...quante saranno le bottiglie?
Foto 12:..una delle più impressive!

Foto 13: una cyclette in fase di caricamento su due ruote...c'è da dire che sia davvero scomodo e poco pratico trasportarla in macchina o su un furgoncino...

mercoledì 20 luglio 2011

Chicken Street

Ebbene sì...la via dei polli! qui ad Hanoi non esiste China Town...e nemmeno Soho o Little Italy...c'è qualcosa di più autentico e di meno inflazionato: la famosa bbq chicken street. non provate ad immaginare strane cose tipo una strada asfaltata con la pelle di pollo, oppure una via dedicata al noto Mr. KentuckyFriedChicken oppure, ancora, il set di "Galline in fuga". semplicemente un ristorante en plein air con menù unico: pollo ai ferri! e per pollo intendo davvero tutto il pollo: zampe, petto, ali, cosce e probabilmente anche altro...ma è sempre bene e salutare non saperlo!
senza dubbio questo è da annoverare tra i "posticni" (cfr. Alessandro Giglioli) e restare ad Hanoi, anche per pochi giorni, senza farci una tappa...è come andare a Roma e non vedere il Colosseo o New York e non entrare a Central Park. Perciò annotate l'indirizzo e le indicazioni per arrivarci (le metterò alla fine del post) e ritagliatevi qualche ora..mi raccomando non prima delle 530 e non più tardi delle nove di sera perchè è peggio di una mensa per operai..dopo un paio d'ore le riserve vengono spazzolate. ripeto...tutto molto autentico e molto vietnamita. non si parla inglese. non si usano le posate. unica bevanda (a aparte l'acqua) è la birra Bia Hoi. il personale (!!) non è importato..tutta roba locale! i fuochisti che maneggiano abilmente 156 spiedini di pollo per minuto avranno un massimo di trent'anni tutti assieme ...ma è un dettaglio. per contro...cucinano bene, bisogna dire!
guardare per credere...
Foto 1: il gruppo

Foto2: pane caramellato

Foto 3: alle prese col cibo

Foto 4: le povere vittime...

Foto 5: i fuochisti!

Foto 6: lo sfruttamento minorile

Foto 7: altra manodopera...

Foto 8: il ristorante

Foto 9: la veduta panoramica della via

Foto 10: eh eh!
BBQ CHICKEN STREET:
Ly Van Phuc - Ba Dinh District - Hanoi

Buon appetito!